Attività per gli anziani. Per la mente.

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Attività  per la mente.

Fondamentale per l’anziano è fare esercizi che attivano le capacità intellettive e operative  mentali, pensare capire e ricordare. Più il cervello funziona, più lavora e meno si rovina, meno si deteriora. Bisogna farlo allenare in modo costante e continuo, come si fa con il movimento del corpo.   Come si fa?  Con un lavoro che si chiama operativo. In pratica la mente deve fare operazioni mentali di: confronto, associazione, elaborazione, assimilazione, seriazione, classificazione, rappresentazione. (Vedi nel blog gli articoli sul pensiero). Anche di memoria. Ma non solo come ricordo automatico di una cosa, ma di assimilazione cioè di  collegamento di un dato con altri dati. In pratica si tratta di trovare qualcosa in un ordine logico che si è dato. Bisogna ritrovare  una cosa in un ordine di una stanza. Se abbiamo tutto in ordine, armadi, cassetti, secondo una categoria specifica, allora riusciamo a ritrovare sempre quello che cerchiamo, anche se non lo vediamo più, anche se non lo ricordiamo più. Fare memoria significa quindi ritrovare l’ordine delle cose.

Per fare tutto ciò  non servono esercizi specifici e complessi come indicato nella clinica. Si possono fare e attivare anche con semplici giochi. Il gioco non viene vissuto come recupero di un handicap. Viene vissuto come passatempo e come divertimento. In più permette di sorridere dei propri errori e di imparare dai propri errori. Non crea l’angoscia dei risultati, non è freddo, anonimo, tecnico, medicalizzato. Perché al centro c’è il cuore, l’emozione dell’incontro con l’altro, la gioia dell’incontro con l’altro. Al centro c’è il ridere, la simpatia, l’empatia, la condivisione.

Giochi semplici,  pratici, come quelli di una volta. Giochi che costano molto poco e che si trovano anche on-line. Giochi da fare anche a tavolino. Giochi da fare da soli o insieme in una stanza, giochi da fare in gruppo.  (  Apri  pdf.  Clicca sopra a:  Tabella attività  ) 

 

Per le attività motorie:

  • Shanghai  gioco
  • Domino
  • Castelli  fatti con le carte
  • Bocce  da esterno  e  da interno
  • Bigliardino
  • Bigliardo
  • bigliardino piccolo da tavolo
  • freccette, tiro al bersaglio
  • sacco pieno di sabbia  con guantoni da boxe, per scaricare le tensioni
  • Costruzioni piccole di un complesso specifico ( castello, automobile, pompieri, polizia, ecc.)
  • Puzzle  di disegni significativi scelti dall’anziano
  • Cucito e ricamo per le donne
  • Palline, ciondoli,  da infilare per la costruzione di  collane e braccialetti e anelli
  • Labirinti grafici
  • Gioco dell’oca
  • Dipingere
  • Disegnare e colorare
  • Das  da modellare e  da dipingere
  • Modellare l’argilla
  • Gioco dei birilli,   trottola, yo-yo, costruire aquiloni, gioco delle 5 noci da tirare per aria e riprendere, gioco con l’elastico da intrecciare con le mani, 
  • Camminare tutti i giorni, insieme,  parlando, cantando,  marciando insieme.  Camminare con la musica da  ascoltare insieme, camminare con la musica da sentire da soli  con le cuffie e un lettore mp3.  Giocare insieme ai giochi di una volta: ruba bandiera o fazzoletto, campana, 
  • Giochi  di una volta, i quattro cantoni, mosca cieca, Regina reginella,  testa e croce, morra, 
  • Senior dance. Danza per anziani.  Inventare passi nuovi. Inventare movimenti nuovi ispirati  a mestieri, emozioni, ecc. Da fare tutti insieme all’aperto o anche in una stanza con uno specchio.  
  • Giocare a pallone,  con una racchetta contro il muro, a pallacanestro contro il muro.

Tutti giochi da fare insieme con gli amici, e da fare insieme anche i propri nipoti, per insegnargli a sorridere e a divertirsi in modo semplice, pratico, spontaneo. Un modo vivo e vero, dove al centro è il cuore e il sorriso dell’altro.

 

Logica, memoria e organizzazione spazio-temporale:

  • Puzzle da 150 pezzi
  • Dama  e scacchi
  • Carte regionali,  carte da poker, ramino, burraco
  • Costruire un teatrino di marionette
  • Costruire le marionette
  • Cucire i vestiti per le marionette
  • inventare una favola e rappresentarla con le marionette
  • suonare uno strumento musicale
  • suonare il cembalo o il tamburello, strumenti di ritmo
  • imparare piccoli passi di danza leggera e dolce
  • Giocare al  Musichiere  con le canzoni antiche
  • Giocare a Lascia o raddoppia
  • Mentabile
  • Non c’è 2 senza 3
  • Verba volant
  • Battaglia navale di plastica e battaglia navale elettronica
  • Crucidoku
  • Cruciverba
  • Matematix
  • Identikit
  • Mistero a Hollywood
  • Profiler
  • 8 giochi magnetici in 1
  • Sudoku
  • Playstation
  • Wii
  • Computer per scrivere e giocare con i videogiochi
  • Mercante in fiera
  • La prova del cuoco
  • In giro per l’Italia
  • Avanti un altro
  • Geotech
  • Focus Storia il grande gioco
  • Scienza nella serra

 

Quando c’è un danno neurologico dell’attività mentale  è compromessa, non bisogna fare a meno dei giochi. Vanno sempre presentati, solo in forma più semplice. Più è grave l’anziano, più assomiglia a un bambino piccolo. Quando è molto grave, è come se fosse molto piccolo. Quindi bisogna fare tutto ciò che si fa con un bambino molto piccolo. E dargli degli stimoli e giochi che si danno ai bambini molto piccoli.  Per esempio, nel caso di danno neurologico molto grave, che lo obbliga al letto, assomiglia al bambino del primo anno di vita, che non si può muovere. Quindi faremo le cose che facciamo con il bambino piccolo. Usiamo i suoni, gli odori, i rumori, i colori. È più sensibile al tatto, ha bisogno di essere toccato, di sentire  l’altro attraverso il contatto. Ha bisogno di suoni dolci, musiche lente, morbide, leggere, come il carillon. Non sopporta rumori pesanti, forti, intensi.  Ha bisogno di odori, di profumi del passato. È più vicino all’inconscio come il bambino piccolo.

Con l’anziano, come con il bambino piccolo, ci si trova davanti all’inconscio. È come un’onda che ci viene addosso. Non bisogna prenderla di petto, di fronte, perché ci butta giù. Bisogna cavalcare l’onda. Entrare, salire, accettare quell’energia e prenderla a verso, andare verso, andare nello stesso verso. Senza farci prendere la mano. Cavalcare, mettersi in sintonia di quell’emozione, ma per guidarla, per contenerla, per portarla nel posto giusto. Per dirigerla nel posto giusto, nel posto che non crea danno, non crea pericolo né per lui né per gli altri. Ecco il guidare, ecco il contenere, ecco il rispettare l’anziano.

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

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