Pensiero ipotetico

Postato il

                                                             

                       

                 

                  Il  Pensiero   ipotetico

 

Il pensiero ipotetico   è tipico dell’adolescenza.    Sblocca il pensiero.  Lo fa volare.   Lo fa andare in modo nuovo.     È il pensiero  che diventa  creativo.

 

4.      Pensiero   ipotetico.                         Se…… allora.

Pensiero ipotetico.        Sono  concetti  legati tra di loro    da una causa  e da un effetto.     A questa causa… consegue che….   Segue che….  Succede che…    ma  la causa   è una ipotesi.  

Ipotesi  =  Dal greco   ypò = sotto   e  theso =  pongo.     E’ una idea  che sta sotto.   Che sta ancora  sotto.   Che non è venuta fuori.  Che non sta ancora fuori.    Ma può venire fuori.    Che non si è ancora mostrata.    Ma si può mostrare.   Ma si può dimostrare.  

 

 

     Pensiero   ipotetico.                         Della realtà.  

Ipotesi e conseguenza   stanno nella realtà.     Si trovano nella realtà.      Hanno a che fare con la realtà.     Si manifestano   nella realtà. 

 Ipotesi e conseguenza   sono reali e certe.   

 

 

  • Se… allora succede che…
  • Se sei così…allora è sicuro che…
  • Se ci sta……ci sta anche che…

 

 

 

 

  • Se fai questo… allora…
  • Mettiamo che… allora succede che…
  • Facciamo che… allora ci sta che…

 

 

 

 

     Pensiero   ipotetico.                         Della possibilità.

Ipotesi e conseguenza    sono basate   sulla possibilità.       Non è   una  realtà avvenuta.    Ma è una realtà che può avvenire.        Ma che può anche   non avvenire.     Ma che può anche  non succedere.    Ma che può anche  non venire fuori.  Mai.

Ipotesi e conseguenza   non sono certe.   Ma sono possibili.

 

 

  • Se stessi attento, non è sicuro.
  • Se stessi attento, non si sa.
  • Anche se sto attento. 
  • Posso cadere uguale.

 

 

 

 

  • Se.. ma non lo voglio fare.
  • Se.. ma non lo posso fare.
  • Se… e mi ammalo uguale. 

 

 

 

  • Se.. mi fanno studiare.
  • Se… ci riesco a studiare.
  • Se….divento dottore.

 

 

 

 

 

     Pensiero   ipotetico.                         Della impossibilità.

Ipotesi e conseguenza    sono basate  sulla impossibilità.    Sono impossibili.    Non sono avvenute e non possono avvenire.     Non sono accadute e non possono accadere.   Non sono successe e non possono succedere.    E non possono venire fuori mai.  Non possono succedere mai.  Non possono mostrarsi mai.  Nella realtà.  

Ipotesi e conseguenza    non sono realtà   e non possono diventare realtà.

 

 

  • Se mi fossi fermato… non si può.
    • Non si può più cambiare. 
    • Non si può più modificare.
    • E’ già avvenuto… non si può fare.

 

 

 

  • Non si può tonare indietro.
  • Non si può più fare. 
  • Non si può cancellare.
  • Quello che è successo prima..

 

 

 

 

  • Non ci stavano le forze.
  • Non ci potevano stare le forze.
  • Non ci potranno stare le forze.
  • Impossibile aiutare.

 

 

 

 

     Pensiero   ipotetico.                         Della irrealtà.

Ipotesi e conseguenza    sono pura fantasia.   Non hanno a che fare con la realtà.  Sono fuori dalla realtà.  Non diventano realtà.    Non possono diventare realtà.  Mai.  

Ipotesi e conseguenza    non sono vere.   Non possono diventare vere.  Non possono accadere.  Non possono esistere.   Stanno solo nella fantasia.    E rimangono nella fantasia.  

 

 

 

  • Non sono una matita.
  • Non posso diventare una matita.
  • Non sarò una matita.  Mai.

 

 

 

  • Non sono una candela.
  • Non posso diventare una candela. 
  • Non posso fare luce.
  • Non farò luce.  Mai.

 

 

 

  • Non sono un orologio.
  • Non lo sarò mai. 
  • Non posso tornare indietro nel tempo.
  • Non posso cambiare il tempo.

 

 

 

 

 

 


La reversibilità.

Postato il

 

 

               La   Reversibilità. 

 

 

 

 

1.      Reversibilità.                                    Cosa è.                         

La reversibilità   è  la capacità di saper  tornare indietro.   Di cambiare verso.   Di tornare nel verso contrario.   Di andare nel verso contrario.  Dalla fine all’inizio.   

Se si è capaci di tornare indietro per la strada percorsa,   allora quel concetto  è stato veramente capito.         È la prova del nove  dei concetti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2.      Reversibilità.                            Trovare la causa.     Come si fa ?

Come un puzzle.    È come un puzzle  che bisogna costruire.    È come trovare i pezzi del puzzle  da mettere a posto.    E come trovare il pezzo del puzzle  che non sta a posto.

 

 

 

  • Parte un’idea della causa.
  • Ma non è chiara.
  • E’ confusa.
  • Mancano i pezzi.
  • Si devono trovare  i pezzi. 

 

 

  • Il pezzo non ci entra.
  • il pezzo non c’entra.
  • Non si incastra.
  • Non ci sta.
  • Con gli altri pezzi.
  • Non è giusto.

 

 

  • Ci entra. Ma non riporta.
  • Il disegno non riporta.
  • Non ci sta il disegno.
  • Non si vede il disegno.
  • Non si vede la causa.
  • Non è giusto.

 

 

  • Ci entra. E riporta.
  • Il disegno ora riporta.
  • Il disegno ora si vede.
  • Era quello che mancava.
  • Era il pezzo che  mi mancava.
  • Era il tassello che mi mancava.
  • Ora si capisce la causa.
  • Ora si capisce l’effetto.

 

 

 

3.      Reversibilità.                            Esempi  concreti.

Il computer in fumo. 

A casa tutto rotto.

Auto si blocca di colpo. 

Terreno con acido solforico e nitrico.

 

 

 

 


Pensiero deduttivo e induttivo.

Postato il

 

 

                 

                 Metodo deduttivo  e   Metodo induttivo.  

 

 

Metodo  di ragionamento.   Sono due metodi di ragionare.  Due modi di ragionare.  Due modi di usare il pensiero. 

 

1.       Metodo  deduttivo.                                      Cosa è. 

 Deduttivo.     Dal latino:   de = da  e   duco = porto.    Porto da.  Porto fuori da.  Porto fuori da una cosa grande,  una cosa piccola.    Tiro fuori da una cosa grande,  una cosa piccola.       Tiro fuori da un tutto,    una parte.     Tiro fuori da un universale,  un particolare. 

 

Il metodo deduttivo    è un metodo di ragionamento che parte da   un concetto universale   e da questo tira fuori  un concetto particolare.  

Universale   =  di tutti.    E’ lo stesso in tutti.   Fa parte di tutti.   Appartiene a tutti.   Ce l’hanno tutti.  Lo trovi in tutti.      

Risultato   è certo,   perché parte da una cosa  certa,  sicura e logica.    Quindi  anche il risultato è logico e certo.

 

Universale.
  • Tutti gli uomini sono mortali.
  • Tutti gli esseri umani non possono volare.
  • Tutti i pesci vivono nell’acqua.
Intermedio
  • Socrate è un uomo.
  • Carlo è un essere umano.
  • Il salmone vive nell’acqua.
Particolare. 
  • Socrate è mortale. 
  • Carlo non può volare. 
  • Il salmone è un pesce.

 

 

2.       Metodo induttivo.                                          Cosa è. 

Induttivo.     Dal latino:   in  = in   e   duco  = porto.    Porto in.  Porto dentro.  Porto dentro in.   Porto una cosa piccola,  dentro a una cosa grande.    Porto una parte,  dentro a un tutto.     Metto il particolare  dentro all’universale.   

 

Il metodo induttivo   è un metodo di ragionamento  che parte da un concetto particolare  e arriva a un concetto universale.   

Particolare =   di uno solo.   Una parte.  Non è il tutto.   E’ di uno solo.  Non è di tutti.   Sta in uno.  Non sta in tutti.  Si trova in uno.  Non si trova in tutti. 

Risultato   non è certo.    Ma è probabile.  Deve essere verificato e sperimentato.   Deve avere la conferma  che sta in tutti.   

 

Particolare.
  • Carlo è un pittore.
  • Ho visto un gatto nero.
  • Ho visto un cigno bianco.
Intermedio
  • Carlo è un uomo.
  • Ho visto tutti gatti neri.
  • Ho visto solo cigni bianchi.
Universale. 
  • Tutti gli uomini sono pittori.
  • Tutti i gatti  sono neri.
  • Tutti i cigni sono bianchi. 

 

 

3.        I due metodi a confronto.                            Differenze.

 

 

 

 


Le operazioni mentali per età.

Postato il

                                                         

 Le operazioni mentali  per età.   

 

1.       Le operazioni mentali  per età.                     

     Sono    le capacità  specifiche delle età,    che evolvono,  che maturano,  che migliorano,  con l’età.           Cambiano  i mattoni.      I mattoni sono   la differenza. 

 

 

 

 

 

 


Le operazioni mentali

Postato il

 

                  Le operazioni mentali 

Sono gli operai  che mettono a posto i mattoni,   e li uniscono tra di loro.      Per fare la casa.

 

Le operazioni mentali
    
1° operaio   Associazione      confronto e          classificazione
  • Mette insieme i mattoni     simili.
2° operaio   Seriazione
  • Mette insieme i mattoni    dal meno al più.
3° operaio   Sequenza
  • Mette insieme i mattoni    dal prima al dopo.                   E i mattoni   dall’inizio alla fine. 
4° operaio   Conseguenza      e reversibilità
  • Mette insieme i mattoni    dal davanti al dietro.                E torna indietro.      E i mattoni    dal se…allora.
5° operaio  Corrispondenza
  • Mette insieme i mattoni   che si collegano tra di loro.     E quello   che hanno in comune.  =  Denominatore comune. 

       Tutte le 5 operazioni  sono modalità innate,    fanno parte del pensiero naturale.                 Sono già presenti nella mente.    Ma devono essere  attivate. 

       Tutte le 5 operazioni   vanno bene per tutte le età.      Cambiano solo i mattoni.

 

 

     

                      Mattoni:

  • Oggetti concreti
  • figure disegnate
  • figure ritagliate
  • lettere
  • numeri
  • frasi
  • poesia
  • Personaggi
  • fatti accaduti
  • fatti raccontati
  • racconto scritto 
  • riassunto 
  • concetto figurato
  • Concetto astratto
  • Fatti storici
  • personaggi storici
  • poeti
  • periodi storici
  • periodi letterari
  • espressioni algebriche
  • figure geometriche

 

 

 

          Materiale.               

          Disegno.     Fogli di carta  A4.    Matite e colori.

Il disegno è:

  • personale
  • originale
  • immaginato da lui
  • costruito da lui
  • impostato da lui
  • lo ricorda sicuro.
  • Rimane.

 

       

         Modalità.                                    

 Va a cercare gli oggetti.  Li ricopia sul foglio.     Disegno suo.
 Trova le figure.  Le ricopia sul foglio.  Disegno suo.   
 Ritaglia le figure.  Le incolla sul foglio Disegno suo
 Ricorda le figure.   Le ricopia sul foglio.  Disegno suo.
 Immagina le figure  con la mente.

  • ce l’ha  nella mente
  • ce l’ha già  nella mente
  • le disegna  con la mente
  • fa lavorare  la mente
  Dalla mente   le porta sul foglio.   Le disegna sul foglio. Disegno suo. 

 

 

Le operazioni   nei successivi articoli.

 

 

 

 

 

 

 

 


Associazione

Postato il

 

        1° operaio.     

        Associazione

 

L’ Associazione mette insieme  i mattoni simili.   Quelli che si assomigliano. Quelli che hanno  una cosa simile.

 

1.    Associazione.                                   Tra i simili.

Immagini disegnate simili.

  • Sono sue 
  • Fatte da lui.
  • Sono parte di lui.
  • Sono già in lui.
  • Le ricorda facile.

 

 

 

  • Mette insieme le cose simili.
  • Mette insieme i concetti simili.
  • Mette insieme i fatti simili.

 

 

2.    Confronto.                                   Tra i   non-simili.

 

 

  • Trova la cosa opposta
  • Trova il concetto opposto
  • Trova il fatto contrario

 

 

  • Trova la cosa che non è simile.
  • Trova il concetto che non è simile.
  • Trova il fatto che non c’entra.
  • Trova il numero che non c’entra.

 

 

 

 

3.    Classificazione.                                   Mettere a posto.                         

 Associazione mette   insieme le cose.       Ora  mettiamo     insieme  gli insiemi.   

Li metto nella mente,  come in un armadio.      Dove ci sono tanti cassetti.    Ogni cassetto è un’  insieme  di cose.      E su ogni cassetto ci sta scritto  che insieme è.    L’insieme del… giallo, rotondo, legno….

Così  li ho ordinati.   Cosi li ho classificati.  Gli ho dato un posto.  Li ho messi a posto.   

 

 

  • Il  cassetto della misura.
  • Una cosa per misurare.
  • La trovo nel  cassetto della misura.

 

 

 

 

  • Il cassetto del peso.
  • Lo apro.
  • Trovo anche altri pesi.

 

 

 

  • Il cassetto della musica.
  • Lo apro. 
  • Le cose che stanno li.
  • le trovo anche nel cassetto del suono. 

 

 

 

 

3.    A che serve l’ Associazione ?                                   

A tirare fuori il concetto  che le tiene insieme.      A tirare fuori  quello che le tiene insieme.  

 

 

4.    Tabella  per  associare.                                

 

Misura   simile Altezza  simile Calore  simile Numeri simili Storia      simili Poeti       simili Geografia  simili
Corti

Lunghi

Bassi

Alti

Freddi

Caldi

 

Pari

Dispari

Primi

Nel posto

Nel modo

Nel quando

Nel dove

Nel come

Per opere

Nei mari

Per forma

Per storia