Le operazioni mentali

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                  Le operazioni mentali 

Sono gli operai  che mettono a posto i mattoni,   e li uniscono tra di loro.      Per fare la casa.

 

Le operazioni mentali
    
1° operaio   Associazione      confronto e          classificazione
  • Mette insieme i mattoni     simili.
2° operaio   Seriazione
  • Mette insieme i mattoni    dal meno al più.
3° operaio   Sequenza
  • Mette insieme i mattoni    dal prima al dopo.                   E i mattoni   dall’inizio alla fine. 
4° operaio   Conseguenza      e reversibilità
  • Mette insieme i mattoni    dal davanti al dietro.                E torna indietro.      E i mattoni    dal se…allora.
5° operaio  Corrispondenza
  • Mette insieme i mattoni   che si collegano tra di loro.     E quello   che hanno in comune.  =  Denominatore comune. 

       Tutte le 5 operazioni  sono modalità innate,    fanno parte del pensiero naturale.                 Sono già presenti nella mente.    Ma devono essere  attivate. 

       Tutte le 5 operazioni   vanno bene per tutte le età.      Cambiano solo i mattoni.

 

 

     

                      Mattoni:

  • Oggetti concreti
  • figure disegnate
  • figure ritagliate
  • lettere
  • numeri
  • frasi
  • poesia
  • Personaggi
  • fatti accaduti
  • fatti raccontati
  • racconto scritto 
  • riassunto 
  • concetto figurato
  • Concetto astratto
  • Fatti storici
  • personaggi storici
  • poeti
  • periodi storici
  • periodi letterari
  • espressioni algebriche
  • figure geometriche

 

 

 

          Materiale.               

          Disegno.     Fogli di carta  A4.    Matite e colori.

Il disegno è:

  • personale
  • originale
  • immaginato da lui
  • costruito da lui
  • impostato da lui
  • lo ricorda sicuro.
  • Rimane.

 

       

         Modalità.                                    

 Va a cercare gli oggetti.  Li ricopia sul foglio.     Disegno suo.
 Trova le figure.  Le ricopia sul foglio.  Disegno suo.   
 Ritaglia le figure.  Le incolla sul foglio Disegno suo
 Ricorda le figure.   Le ricopia sul foglio.  Disegno suo.
 Immagina le figure  con la mente.

  • ce l’ha  nella mente
  • ce l’ha già  nella mente
  • le disegna  con la mente
  • fa lavorare  la mente
  Dalla mente   le porta sul foglio.   Le disegna sul foglio. Disegno suo. 

 

 

Le operazioni   nei successivi articoli.

 

 

 

 

 

 

 

 


Seriazione

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       2° operaio.

       La seriazione.

 

La seriazione è   una catena di oggetti  legati  da un ordine di grandezza. 

Il verso della seriazione è    da sinistra a destra.   Come il verso della lettura.  Leggere le immagini.

 

1.    Seriazione  crescente.                                    Dal meno al più.

 

 

  • Mettere da sinistra a destra.
  • In forma crescente.
  • Dal meno al più pesante.

 

 

 

  • Mettere da sinistra a destra.
  • In forma crescente.
  • Dal meno al più veloce.

 

 

 

2.    Seriazione  decrescente.                                    Dal più al meno.

 

  • Mette da sin. a dex.
  • In forma decrescente.
  • Dal più al meno.
  • Almeno tre oggetti

 

3.    Seriazione  corrispondente.                                Tra due serie.

 

 

  • Due serie di fronte.
  • Collegare il corrispondente con una matita.
  • Mettere in ordine le due serie con i numeri.

 

 

 

4.    Seriazione   non in serie.                                Trovare errore.

 

 

  • Oggetti legati insieme dall’altezza.
  • Trovare l’errore.
  • Comporre la serie giusta. 

 

 

 

  • Legati da altezza e da numeri.
  • Trovare l’errore.
  • Comporre la serie giusta.

 

 

 

 

  • Numeri legati insieme.
  • Trovare quello mancante.
  • Scrivere la serie giusta.

 

 

 

5.    A che serve la seriazione ?                                 

A capire che ogni cosa   fa parte di una serie,    dove ci sta  un minore e un maggiore.    (Es. Poteva andare peggio……)

 

6.    Tabella per mettere in serie.                                       

 

Calore           in serie Numeri           in serie Storia             in serie Poeti              in serie Geografia     in serie
Da freddo 

a caldo

Pari

Dispari

Primi

Periodi

Conquiste

Governi

 

Periodi

Opere

Famosi

Continenti

Stati

Regioni

 

 

 

 

 

 


Sequenza

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     3°  operaio.

     La Sequenza.

 

 

Sequenza =  che segue.     Immagini legate tra di loro,   da un ordine di tempo.  Una prima e l’altra dopo.

 

1.    Sequenza  temporale.                                    Da prima  a dopo.

 

  • Immagini in successione.
  • In ordine di tempo.
  • Una prima e l’altra dopo.

 

 

 

  • Un concetto di scienze.
  • Un racconto.
  • Un fatto.
  • Un fatto di storia.

 

 

 

  • Da sinistra a destra.
  • Se la serie è lunga,  a capo.
  • Come per la lettura.

 

 

 

 

2.    Sequenza  spaziale.                                    Da partenza  ad arrivo.

 

 

  • Sequenza spaziale numerica.
  • Tappe in successione.
  • Dalla partenza all’arrivo.

 

 

 

  • Mappa geografica.
  • Trovare le tappe.
  • Numerare le tappe.
  • Dalla partenza all’arrivo.

 

 

 

  • Mappa storica.
  • Percorso della conquista.
  • di Alessandro Magno.
  • Trovare le tappe.
  • Dall’ inizio alla fine.

 

 

 

 

 

 

3.    Sequenza  numerica.                                    Da uno  in poi.

  • La successione dei numeri.
  • Unita alla successione grafica.
  • Dal prima dopo.
  • Metto insieme i puntini.
  • Seguo i puntini.
  • Collego i puntini.
  • Collego i concetti.
  • Collego i fatti.
  • Appare il disegno intero.
  • Appare quello che è successo davvero. 

 

 

4.    Sequenza  logica.                                    Da inizio a fine.

  • Immagini in successione.
  • Da inizio a fine.
  • Secondo logica.

 

 

  • Periodi storici.
  • In successione.
  • Mettere le date.

 

 

 

5.    Sequenza  illogica.                                    Senza logica.

Non ci sta la logica.  Non si vede la logica.  Non si vede la costruzione.  Non si capisce la costruzione.

  • Confronto tra le immagini.
  • Confronto con l’immagine mentale giusta.
  • Trovare l’errore.
  • Mettere a posto le immagini con i numeri o il ritaglio.

 

  • Confrontare con l’immagine mentale giusta.
  • Trovare l’errore.
  • Ricomporre la successione giusta.

 

 

 

6.     A che serve la sequenza ?                                   

A capire che ogni cosa è legata ad un’altra,  che viene prima e ad un’altra che viene dopo.   Per capirla,   bisogna trovare  il prima e il dopo.

 

 

 

 

 

 


Conseguenza

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           4° operaio.

           La conseguenza.      E la Reversibilità.

 

Conseguenza =  segue-con.      Immagini o concetti  legati tra di loro    da una causa e da un effetto.     A questa causa… consegue che….   Segue che….  Succede che…  Avviene che…  Viene che…  Proviene che…   Se ci sta la causa,   ci sta l’effetto.

 

 

1.      Conseguenza.                                           Da causa  ad effetto.

 

 

  • Se ci sta la causa. Ci sta l’effetto.
  • Sono legati insieme.
  • Dipendono l’uno dall’altro.

 

 

 

 

  • Se non ci sta la causa.
  • Non ci sta l’effetto.
  • Non mi facevo male.

 

 

 

 

  • La causa fa l’effetto.
  • La causa. Fa uscire l’effetto.
  • La causa. Fa venire fuori l’effetto.

 

 

 

  • Data la causa. Trovare l’effetto.
  • Quello che la causa fa.
  • Quello che fa venire fuori.

 

 

 

 

 

2.      Reversibilità.                                            Da effetto  a causa.

La reversibilità   è  la capacità di saper  tornare indietro.   Di cambiare verso.   Di tornare nel verso contrario.   Di andare nel verso contrario.  Dalla fine all’inizio.    Se si è capaci di tornare indietro per la strada percorsa,   allora quel concetto  è stato veramente capito.    È la prova del nove dei concetti.

 

 

  • Da un effetto.
  • Tornare alla causa.
  • Trovare la causa.
  • Si capisce l’effetto.

 

 

 

3.      Reversibilità.                            Trovare la causa.     Come si fa ?

Come un puzzle.    È come un puzzle  che bisogna costruire.    È come trovare i pezzi del puzzle  da mettere a posto.    E come trovare il pezzo del puzzle  che non sta a posto.

 

 

 

  • Parte un’idea della causa.
  • Ma non è chiara.
  • E’ confusa.
  • Mancano i pezzi.
  • Si devono trovare  i pezzi. 

 

 

 

  • Il pezzo non ci entra.
  • il pezzo non c’entra.
  • Non si incastra.
  • Non ci sta.
  • Con gli altri pezzi.
  • Non è giusto.

 

 

 

 

  • Ci entra. Ma non riporta.
  • Il disegno non riporta.
  • Non ci sta il disegno.
  • Non si vede il disegno.
  • Non si vede la causa.
  • Non è giusto.

 

 

  • Ci entra. E riporta.
  • Il disegno ora riporta.
  • Il disegno ora si vede.
  • Era quello che mancava.
  • Era il pezzo che  mi mancava.
  • Era il tassello che mi mancava.
  • Ora si capisce la causa.
  • Ora si capisce l’effetto.

 

 

 

4.      Conseguenza  ipotetica.                         Se…… allora.

Il pensiero ipotetico   è tipico dell’adolescenza.    Sblocca il pensiero.  Lo fa volare.   Lo fa andare in modo nuovo.     È il pensiero  che diventa  creativo.

 

 

  • Se… allora….
  • Se sei così… allora.…
  • Se ci sta questo… allora…

 

 

 

 

 

  • Se fai questo… allora…
  • Mettiamo che… allora succede che…
  • Facciamo che… allora ci sta che…

 

 

 

 

 

  • Facciamo finta che… allora…
  • Immagino che… allora…
  • Mi invento che… allora…

 

 

 

  • Se torna Cesare… non è reale.
  • Se torna… non lo può fare. .
  • Se torna… non può tornare.
  • Se torna… non si può fare.

 

 

 

 

 

5.      A che serve la conseguenza ?                                 

A capire che   ogni cosa ha  una causa e un effetto.    Per capirla bisogna trovare  la causa.   E se si trova la causa,    si trova anche   la soluzione.

 

 

 

 

 


Corrispondenza

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             5° operaio.

             La corrispondenza.

 

Immagini o concetti    legati tra di loro da qualcosa   che hanno in comune.      Da qualcosa   che li tiene insieme.    Che li mette  in accordo.    Che li fa suonare  in accordo.    Che li fa  risuonare.  Come un accordo.

 

 

1.      Corrispondenza.                                           Da trovare.

  • Cosa li lega.
  • Cosa li collega.
  • Cosa li tiene insieme.
  • Cosa li fa stare insieme.

  • Cosa li unisce.
  • Concetto che li unisce.
  • Fatto che li unisce.
  • Periodo storico che li unisce.

 

 

2.      Corrispondenza.                                           Da fare.

  • Si parte con un insieme.
  • Un insieme di concetti.
  • Un insieme di fatti.
  • Un insieme di personaggi.
  • Un insieme di opere letterarie.

  • Deve costruire il grafico.
  • Deve costruire i collegamenti.
  • Deve scrivere cosa li collega.

 

 

 

3.      Denominatore comune.                                           

  • Trova quello che hanno in comune.
  • Quello che è di tutti.
  • Quello che sta in tutti.
  • Quello che hanno tutti.

  • Trova il denominatore comune.
  • Quello che li lega tutti insieme.
  • Quello che li tiene tutti insieme.
  • Quello che hanno tutti insieme.

 

 

4.      A che serve la corrispondenza ?                                           

A capire che ogni cosa è   legata alle altre.    E a tutte insieme.    Per capirle,  bisogna trovare quello che le unisce   tutte insieme.

 

 

 

 

 


Metodo per capire

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                                              Metodo per capire.

Come si fa a capire.      A mettere a fuoco.  A mettere in chiaro.   A fare luce.      Ad avere chiaro.      Quello che si deve dire o si deve fare.   Facile da ricordare.     Anche per gli studenti.

 

  • Che cosa. 
  • Il fatto.   Il fatto preciso. Concreto.    Quello che è successo.    Cosa è avvenuto.
  • Chi.
  • Chi è il protagonista principale.   E chi sono i secondari.
  • Dove
  • Dove è successo.      In che posto.   Cosa ci sta intorno.   A quale altro posto  è collegato.
  • Quando.
  • Quando è successo.     In che momento.   Cosa è avvenuto   prima.  E cosa avviene  dopo.
  • Come.
  • Come è successo.     In che modo.   La dinamica.
  • Perché.
  • La causa.       Il motivo.  L’intenzione.    Cosa ha spinto. Cosa ha provocato.   Cosa ha scatenato.

 

Per gli studenti.       Con ogni argomento    (di storia o altro)  ci fai   lo schemetto scritto.      A sinistra la domanda,  e a destra la risposta.       Lo metti in ordine in questo modo.    E te lo ricordi facile.

 

 

Capire in profondità.

Ma se vuoi capire fino in fondo.   Se vuoi andare a fondo.      Guarda in fondo,  quello che non appare.   Quello che non si vede.

 

  •  Chi  vero
  • Chi lo vuole.    A chi giova.  Chi ci guadagna.   A chi serve.    Il vero protagonista,   chi è.
  • Da quanto tempo.
  • Da dove è cominciato.    Da dove è partito.  Da quanto tempo. Da dove è venuto.    Cosa lo ha preparato prima.  Cosa lo ha impostato prima.  Cosa lo ha provocato prima.     E prima ancora.
  • Con chi.
  • Di chi si serve.    Con chi si allea.  Chi sta con lui.  Chi lo appoggia.  Chi lo segue.    Chi  usa.
  • Con che cosa.
  • Di cosa si serve.    Con che cosa lo fa. Con che cosa lo porta avanti.     Che cosa  usa.
  • Perché.
  • La causa vera.    Cosa lo spinge.  Cosa lo porta.  Cosa ci sta veramente dentro.
  • Lo scopo.
  • La meta. Il fine.   Dove vuole arrivare. A cosa vuole arrivare.  Cosa vuole veramente fare.    La meta intermedia.  E la meta finale.

Con questo metodo,   ce la fai.      Non solo a scuola.   Ma anche nella vita.   E diventi capace di pensare.   Ma anche capace di vivere.

 

 

 

 

 

 

 

Dr.ssa  Maria Grazia Vallorani 

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