Rete Centrale Servizi per gli anziani

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Rete di servizi  per  gli anziani.

L’emergenza dell’assistenza degli anziani, oggi non è solo nei costi per le istituzioni sempre più alti, ma anche nei servizi. I servizi rischiano non solo di non essere più garantiti per i più poveri, ma rischiano anche di perdere qualità, efficienza, affidabilità. Rischiano di perdere l’aspetto umano, la centralità umana. Rischiano di perdere la dignità di servizio, l’identità di servizio.

Per questo è necessario e urgente riqualificarli. Reinventarli, per ritrovarli, ricrearli, senza aumentare i costi, rimanendo nei costi, anzi, risparmiando sui costi.  Per fare questo è però necessario gestire tutta la rete dell’assistenza dell’anziano, partendo dalla sede centrale, la Regione, fino all’ultimo fruitore, all’anziano stesso e alla sua famiglia.

Tutta la rete. Come la rete elettrica. È necessario che tutto sia correlato, coordinato, collegato. Tutto  sia gestito, controllato e verificato. Tutto sia  impostato e messo in sicurezza per le emergenze.  È necessario che tutta la rete sia bonificata. Se la corrente viene dispersa, viene ridotta, viene interrotta in alcune centraline,  non arriva nelle case, non funzionano gli apparecchi, si bloccano i servizi.

È quindi necessario impostare una rete dell’assistenza completa, sistematica, integrata.  Che parti dal pubblico ( Regione),  e che sia sempre accompagnata dal pubblico.  Che si  integri anche con il privato,  ma che non lasci mai il privato da solo.  Il privato  ha un’altra logica, un altro scopo, un altro fine. È un fine privato, di profitto, in cui  i soldi  vanno  prima di tutto  ai capi,  lì si concentrano   e quello  che rimane va  agli assistiti.  Quindi  il pubblico deve accompagnare sempre il privato, ma per promuoverlo, per farlo funzionare meglio, per garantirlo meglio, in modo integrato.

Propongo quindi un Centro di coordinamento tecnico centrale  regionale, formato da una equipe di operatori pubblici: tre medici uno psicologo. L’equipe,  dirige la rete centrale  e organizza e promuove la rete locale. Ogni regione può essere divisa in quattro zone. Perché ogni zona (collina, montagna, marina,) può avere realtà diverse, specifiche, che hanno bisogno di risposte diverse.  ( Vedi Tabella. Clicca su:  Rete Servizi anziani  )

 

Rete locale.

La rete locale  corrisponde al territorio  comunale  o a quello dell’Ambito territoriale  (che comprende più comuni). È una rete con al centro  un Centro di coordinamento tecnico locale, una  equipe  di quattro operatori: due medici e due psicologi, scelta dalla Regione, promossa dalla Regione e gestita dalla Regione. È pubblica nella sostanza, ma privata nella forma e nella istituzione. Questa equipe, questo Centro, è a sua volta convenzionato con i Comuni che serve, in cui opera. Tutti i servizi degli anziani sul territorio vengono accreditati, hanno quindi i soldi, solo se si fanno seguire, coordinare, controllare e verificare da questa equipe. Quindi il privato non è più solo. Fa parte di una rete con regole, linee, collegamenti unificati, condivisi, decisi insieme. Integrati.

L’equipe ha  la Regione  e la Sanità  che la controlla e la verifica dall’alto. Ma viene anche controllata dal basso, da i comitati di base, formati dai rappresentanti degli anziani, delle famiglie degli anziani, dall’associazione consumatori e dal volontariato di base. I comuni e gli ambiti territoriali sono invece i suoi collaboratori. Sono integrati al suo interno, insieme alla Asl del territorio. (Vedi Tabella. Clicca su:  Rete Servizi anziani)

La rete locale  comprende:  

La prevenzione  ( Vedi art. specifico).  Prevenzione al ricovero in Casa di riposo 

L’assistenza domiciliare con:

  • Taxi nonno
  • Corriere nonno
  • Scuola per  badanti
  • Badante sicura
  • Pronto badante
  • Servizio a domicilio
  • Assistenza  programmata a domicilio . Pulizia. Medico. Infermiere. Trasporto.
  • Pronto assistenza. Pulizia. Medico. Infermiere. Trasporto

 

L’assistenza agli anziani autonomi con:

  • condomini anziani
  • appartamenti singoli
  • appartamenti doppi
  • appartamenti tripli

 

L’assistenza agli anziani non autonomi  e le RSA con:

  • case alloggio
  • istituti di ricovero e cura convenzionati
  • istituti di ricovero privati.

(Vedi Tabella. Clicca su: Rete Servizi anziani )

Le modalità di organizzazione di funzionamento delle varie residenze sono descritte negli articoli specifici del blog, nella parte: Residenze degli anziani.

Quindi più residenze per anziani,  articolate, adattate alle necessità. Nuove residenze per gli anziani, pensate per le loro e con loro.  Soluzioni per un’assistenza graduale, che rispetta i tempi, che previene per quanto possibile il ricovero. Che parte dall’ambiente domiciliare. Che cerca di mantenere l’anziano a casa propria. Che imposta soluzioni di solidarietà e di accompagnamento  iniziali. Che promuove residenze di ospitalità amicale e familiare. Che promuove residenze nuove simili ai contesti familiari (condomini anziani, case famiglia). Da ultimo, offre anche l’istituto di ricovero.

Insomma la casa di riposo non è più l’unica soluzione per l’anziano solo. Prima, ce ne sono tante altre. La casa di riposo  è  l’ultima soluzione, l’ultima residenza, quando non è  le altre non sono più adeguate, quando è proprio necessario, quando non si può farne a meno.

Assistenza di pari passo con l’anziano, di pari passo con i suoi bisogni, di pari passo con lui. Così non è più traumatica, così non è più angosciante. Diventa un percorso con tante tappe. Diventa un cammino con tanti compagni di viaggio. Diventa un essere accompagnati, custoditi, rispettati. 

 

Rete regionale.

In ogni zona l’equipe del Centro di Coordinamento Tecnico pubblico Centrale:

  1. Promuove  le reti locali. Le organizza, le gestisce. Mantiene le relazioni tra la Regione e le reti locali.
  2. Coordina i Comuni  e gli Ambiti territoriali per la promozione delle reti locali.
  3. Fa incontri regionali con tutti i rappresentanti di tutti i servizi per gli anziani  (prevenzione, assistenza domiciliare, condomini degli anziani,  istituti di ricovero)  di tutta la Regione,  per impostare linee comuni e condivise, per accogliere iniziative, per conoscere le criticità e risolverle.
  4. Fa incontri con i rappresentanti dei comitati di base degli utenti, anziani, famiglie degli anziani, associazioni consumatori, cooperative dei servizi, di tutta la Regione.
  5. Fa una verifica diretta dell’idoneità dei servizi. Verifica diretta dei risultati. Monitoraggio valutazione dei risultati. Indagine conoscitiva sul territorio.

 

 

 

 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

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