La cucina della nonna

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La cucina di casa

Un altro lavoro per i giovani che può corrispondere alle moderne necessità. Non c’è più tempo per la spesa, non c’è più tempo per cucinare. Si vuole qualcosa di buono, di casereccio, di sicuro.

Un gruppo di giovani si mette d’accordo con delle brave cuoche, che lavorano in una casa loro e che sono brave e che fanno i cibi in modo casereccio, sicuro ,  buono. Ci sarebbe quindi del lavoro non solo per i giovani, ma anche per le donne, per le mamme che vogliono stare a casa o per le donne che non sanno che fare e che possono cucinare insieme, così si fanno compagnia e si sentono  utili e possono anche guadagnare. Le cuoche lavorano solo  su commissione, solo su richiesta. Così non ci sono  cibi che avanzano. Si mangia tutto  appena cotto.  E’  garantire la qualità del prodotto e  la qualità della fattura, cosa che oggi i ristoranti non assicurano più e neppure le mense.

La spesa viene portata  alle cuoche a casa  e loro,  in poche ore , la cucinano e preparano il piatto pronto. I giovani dell’organizzazione lo prendono e  lo portano ai destinatari.

Chi ha bisogno del pasto pronto, che viene fatto su commissione, può  richiedere anche come cucinarlo. Evitare alcuni prodotti, prediligere altri, può chiedere il biologico o alcuni cibi specifici. Quindi i cibi non vengono solo cucinati su commissione, ma vengono anche acquistati prima su commissione. Anche qui servono giovani che si muovano con  i motorini.   Si possono fare convenzioni con negozi specifici. Pane appena sfornato, dolce appena fatti, crostate caserecce. Se qualcuno ha bisogno di fare una cena per amici una festa, può ricorrere a questa organizzazione. Ma può richiedere anche un pasto fisso al giorno, se non vuole cucinare.

L’importante è essere competitivi. Abbassare i prezzi per avere più richiesta. Quindi i prezzi  più bassi possibili, e mantenerli  bassi anche dopo, per avere più lavoro. Più richiesta, più guadagno.

Oppure le cuoche si possono ritrovare in una specifica cucina,  a norma di legge, tipo catering. È importante che chi cucina siano donne, madri, nonne del posto. E che i cibi siano su ordinazione e cotti subito. Potrebbe essere un’idea che funziona anche per le feste di compleanno, comunioni, matrimoni. La cucina della nonna è  la cucina genuina. La cucina di qualità.  Poco, naturale saporito,  ma buono. Contro il tanto e sintetico, che non sa di nulla e che fa male.

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

 

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