Insieme si può

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La condivisione

Propongo queste iniziative per pensare qualcosa  che risolva non solo il problema della salute fisica, della povertà fisica degli anziani,  ma risponda anche della povertà emotiva. L’angoscia per la malattia e la morte e in particolare la solitudine di fronte a quest’angoscia. Una solitudine concreta, morale e sociale. Trovarsi da soli nella malattia, trovarsi da soli nella angoscia è quello che li fa morire. Morire come persone, morire nella loro dignità. Morire nel cuore e nell’anima per l’indifferenza degli altri, per la freddezza degli altri. Per essere dimenticati dagli altri. Per essere considerati dagli altri finiti, inutili, ingombranti.

Propongo questi progetti per gli anziani non solo soli, ma anche poveri, con la sola pensione minima, scandalosa, degradante, squalificato. Pensione minima che degrada, squalifica chi l’ha pensata e chi la mantiene in vita.

Aiutarsi, condividere, non vergognarsi della povertà è quello che aiuta ad affrontarla e a superarla. Con il recupero della dignità e della fiducia in se stessi, con il recupero della propria umanità rispecchiata nell’altro, con il recupero della stima e del valore della propria vita, condiviso, sostenuto e ricordato a che ti sta vicino. Questo permette di  sentirsi vivi a livello fisico, ma anche a livello emotivo e spirituale.

Sono idee di condivisione che possono essere utili non solo per il mondo degli anziani, ma anche per le persone malate, per le persone che non ce la fanno da sole, i padri separati, le ragazze madri, le donne violentate. Possono essere luoghi dove ritrovare il cuore, ritrovare la propria anima. Sono posti dove si può fare volontariato. Dove i giovani possono scoprire il volto segreto della dignità, del coraggio, della solidarietà. Sono posti dove chi ha avuto tutto, può trovare l’unica cosa che gli manca, l’unica cosa che conta, il centro, l’essenza,  il vero tesoro, la voce del proprio cuore e della propria anima. 

 

 

Dr.ssa Maria Grazia Vallorani

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